Perché il nome: ” Valeri ” di chi oggi produce e promuove l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena!
Se non dobbiamo riscrivere la nostra storia è coretto aggiornare quella sulle origini del nostro soprannome, lo “scutmai” di famiglia: Valeri. Gli ultimi studi riguardo le famiglie del nostro territorio, conclusi nell’estate del 2012, hanno accertato che ”Valeri” non è un soprannome ma il nome vero e proprio attribuito alla nostra gente all’epoca dell’insediamento romano e, forse già allora, era consuetudine di famiglia utilizzare l’aceto balsamico.
La ricerca storiografica, anche attraverso l’analisi degli ultimi ritrovamenti archeologici, ha dedotto che “gens Valeri” ( gente di Valerio n.d.r. ), comunemente detta “gens Valeria” (gente Valeria n.d.r.) si sarebbe insediata a ridosso di quella che oggi è Magreta, nei cosidetti Campi Macri, fra il secondo e il primo secolo avanti Cristo.
Il Console romano Valerio si avvalse infatti di truppe Sabine per sconfiggere gli Etruschi ed è quindi probabile che alcune di quelle genti si siano spinte oltre l’Appennino, nella zona Cispadana, e nei pressi di un fiume, l’attuale Secchia, come era indispensabile per una buona sopravvivenza.
Attrezzature e monili in ceramica di varia natura con il simbolo VAL sono state ritrovate di recente e si è stabilito che fossero proprio le fornaci dei Valeri a produrle per poi commercializzarle fino all’attuale medio Oriente.
Se così fosse si avrebbe la spiegazione circa l’evoluzione del nome quale necessaria trasformazione di un indice di riconoscimento per un modesto numero di individui divenuto, con le oltre cento generazioni succedutesi, quel cospicuo insieme di famiglie che oggi occupano queste terre.

In si fatta ricognizione è lusinghiero prendere atto che, quanto meno, le ultime 6 generazioni ricordino il nome Valeri a provata testimonianza di un’origine lontana e storicamente riconducibile a questa porzione di territorio.
Con essa origine si coniuga la lavorazione del mosto quale elemento indispensabile per la continuazione, nelle centenarie botti, del nostro orgoglio di famiglia: l’aceto Valeri.
I Valeri, la radice balsamica delle famiglie nel territorio di Modena
la gens Valerii o Valeria di origini sabina che fu di aiuto all’esercito romano del console Claudio nel 168 a.C., per sconfiggere definitivamente la tribù dei Liguri che da tempo funestava il territorio e la città di Modena.
Ubicazione dei Campi Macri

Cartina storica dei Campi Macri, Magreta (MO)

Impressione storica “VAL”
Il simbolo VAL
Nei reperti archeologici della fornace Magreta (matrici e lucerne) è documentato il simbolo Val riferito alla gens Valeri.
A dimostrazione della importanza di questi luoghi dal punto commerciale, c’è la scoperta di una lucerna silenica Val ritrovata a Porto Recanati da Ramadori nel 2001
In questa terra oggi nasce l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena
Nella terra che produceva abbondante frumento, orzo e miglio, Plinio nelle Historie libro XIV, cita certa uva detta Prusina che aveva gli acini neri, ma che nello spazio di quattro anni, il vino che se ne ricavava diventava bianco.
Oggi dall’uva di queste terre, si ricava il mosto, che lavorato con sapienza e col tempo da origine “all’oro nero di Modena“:
l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, ormai famoso in tutto il mondo.